Esperienze per la mente

L’Associazione “Granelli di psicologia- Centro Psicologico” promuove il benessere psicologico attraverso interventi clinici rivolti all’individuo, alla coppia, alla famiglia e al gruppo, in tutte le fasi del ciclo di vita.
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SOSTEGNO PSICOLOGICO
Percorsi di Psicoterapia Individuale per tutte le fasce di età. Psicoterapia familiare, di coppia e di gruppo.
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SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ
Percorsi rivolti ai genitori per rendere efficaci gli sforzi quotidiani nella relazione educativa con i figli.
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SUPPORTO PERINATALE
Sostegno alla donna e alla coppia dal desiderio di concepimento ai primi anni di vita del bambino.
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SAND PLAY THERAPY
Metodo di psicoterapia analitica che attraverso l’uso della sabbia e delle miniature, attiva le risorse creative dell’individuo.
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PSICODRAMMA
Metodo che permette di trovare “risposte nuove a situazioni cristallizzate o risposte adeguate a situazioni nuove”.
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EMDR
Approccio terapeutico usato per il trattamento del trauma, problematiche legate allo stress e agli stili di attaccamento.
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RIEDUCAZIONE DELLA SCRITTURA
Trattamento riabilitativo della disgrafia e prevenzione della “brutta scrittura”.
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TRAINING AUTOGENO
(T.A. di Schultz) Metodo validato di autorilassamento e percorso di consapevolezza.”.
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TEACHER E PARENT TRAINING
Percorso di formazione psicoeducativo per insegnanti e genitori.
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TUTORAGGIO NELL’APPRENDIMENTO
Percorso individualizzato per bambini e ragazzi con particolari difficoltà scolastiche.
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FORMAZIONE PER LE PROFESSIONI D’AIUTO
.Formazioni specifiche rivolte a educatori, insegnanti, psicomotricisti, psicologi.
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Sostegno psicologico e psicoterapia
Il termine psicoterapia deriva dal greco antico: psiche = anima; terapia = cura. Si tratta di un processo terapeutico in cui un individuo (adulto o bambino), una coppia, una famiglia o un gruppo di persone insieme ad uno psicoterapeuta lavora con l’obiettivo di promuovere un cambiamento tale da alleviare in modo stabile alcune forme di sofferenza emotiva. In genere paziente e terapeuta si incontrano una volta a settimana per un tempo variabile in base alla situazione specifica. Presso il nostro spazio, grazie al contributo di diverse professioniste, offriamo percorsi di psicoterapia individuale per tutte le fasce d’età, familiare, di coppia e di gruppo.
Sostegno psicologico
Si tratta di un percorso finalizzato ad alleviare il disagio legato a specifiche situazioni di vita. Non è prevedibile a priori la durata di tale intervento che si andrà a definire sulla base di ogni specifica situazione.

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Sostegno alla genitorialità
Il sostegno genitoriale ha il principale obiettivo di rendere efficaci gli sforzi quotidiani dei genitori nella relazione educativa con i figli. Durante l’infanzia e l’adolescenza si possono presentare nei bambini e nei ragazzi problemi legati allo sviluppo e alla crescita che possono minare non solo la loro serenità, ma anche le relazioni familiari. Attraverso colloqui di orientamento e sostegno psicoeducativo è possibile aiutare i genitori a condividere le proprie ansie e dubbi per far fronte alle difficoltà. La consulenza è finalizzata alla costruzione di strategie e al potenziamento di risorse educative funzionali ed efficaci per promuovere la crescita emotiva dei figli, gestire le emozioni e migliorare modalità relazionali e comunicative dell’intero nucleo familiare.
Spesso, durante un lavoro di terapia con i bambini e i ragazzi, i genitori vengono parallelamente accompagnati nel processo di cambiamento del proprio figlio con un sostegno alla genitorialità.
Consulenze e supporto perinatale
Le consulenze perinatali offrono sostegno psicologico alla donna e alla coppia per accompagnarli nel loro cammino genitoriale dal desiderio di concepimento sino ai primi anni di vita del bambino favorendo la salute dei singoli e valorizzando la qualità delle relazioni.
Consulenze in:
Concepimento e gravidanza: difficoltà nella ricerca di un figlio (difficoltà personali e di coppia), supporto nei percorsi di pma, infertilità, corsi di accompagnamento alla nascita, sessualità in gravidanza, sostegno psicofisico in gravidanza, paura del parto, gestione del travaglio (anche con tecniche di rilassamento e meditazione danzata). Supporto psicologico in caso di lutto perinatale.
Post parto: elaborazione del parto traumatico, baby blues, depressione post partum, prime cure, promozione e sostegno allattamento (naturale o artificiale), gestione sonno infantile, routine e sostegno quotidiano a supporto della famiglia, sviluppo relazione di attaccamento, supporto ruoli genitoriale (funzione paterna e materna),sessualità e comunicazione di coppia
Primi anni (0-6 anni): alimentazione del bambino piccolo, svezzamento, separazioni, difficoltà d’inserimento nido/materna, gestione bisogni emozionali del bambino (tristezza, rabbia, gelosia, frustrazione, autostima, capricci, crisi emotive) difficoltà comunicative relazionali familiari ed extrafamiliari, rapporti con fratelli/sorelle, spannolinamento, problemi di evacuazione (enuresi ed encopresi). Consultazione psicodiagnostica 0-6 anni.

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Sand play terapy
“Spesso le mani sanno svelare un segreto
attorno a cui l’intelletto si affanna inutilmente” (Jung)
La Sand Play Therapy o ‘Terapia con il gioco della sabbia’ è un metodo di psicoterapia analitica che, utilizzando la sabbia, attiva le risorse creative dell’individuo, integrando l’analisi verbale con le immagini rappresentate nella sabbiera.
La Sand Play Therapy o ‘Terapia con il gioco della sabbia’ è un metodo di psicoterapia analitica che, utilizzando la sabbia, attiva le risorse creative dell’individuo, integrando l’analisi verbale con le immagini rappresentate nella sabbiera.
Il paziente giocando, ossia confrontandosi con i suoi elementi inconsci rappresentati nell’immagine di sabbia, inizia un processo di trasformazione psichica e il terapeuta, seguendo gli elementi drammatizzati dal paziente, aiuta il paziente in questo processo.
Il filo conduttore di questa forma di terapia è il concetto di “spazio libero” e nello stesso tempo “protetto” (Kalff 1966), riconducibile al termine alchemico di temenos, un luogo dove possono essere riunite tutte le parti scisse della personalità e dove si possono sperimentare nuove possibilità e scoprire una nuova dimensione di sé. Tra i numerosi oggetti presenti nella stanza, il paziente sceglie quelli che costituiscono delle immagini significative e che rappresentano, in quel momento, “il linguaggio” della sofferenza psichica, inesprimibile verbalmente.
Attraverso il gioco il paziente, bambino, adolescente o adulto, può trascendere il tempo e lo spazio reale, entrando nella dimensione spazio-tempo ludica, che appartiene anche al mito e alla favola. In questo modo si può dare spazio e forma anche all’indicibile legato alla profondità di emozioni e sensazioni antiche non esprimibili attraverso il linguaggio verbale.
Psicodramma
Lo Psicodramma è un approccio teorico e metodologico inventato da J.L.Moreno negli anni ‘20.
Come spiega l’origine etimologica (dal greco: psiché= anima e drama= azione, spettacolo scenico), il metodo psicodrammatico privilegia l’azione alla parola e consiste nella messa in scena del mondo interno del paziente con il fine di esplorare i vissuti e le situazioni che vengono rappresentate, favorire maggiore consapevolezza e quindi anche offrire la possibilità di integrare nuovi significati all’esperienza.
Caratteristica importante del metodo psicodrammatico, è quella di favorire il cambiamento grazie alla sua predisposizione verso la rottura del copione, ossia verso quelle modalità di comportamento e di pensiero abituale, che fungono da schema rassicurante e protettivo rispetto all’ignoto. Lo psicodramma viene infatti notoriamente definito come un metodo che permette di trovare “risposte nuove a situazioni cristallizzate o risposte adeguate a situazioni nuove”.
Il metodo psicodrammatico nasce prevalentemente come lavoro di gruppo, ma viene efficacemente applicato anche nel lavoro individuale, e proprio per le sue caratteristiche può essere utilizzato efficacemente in diversi contesti: formativo, pedagogico, crescita personale, psicoterapia individuale e di gruppo.
Emdr
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress e agli stili di attaccamento.
L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono cioè la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette alla persona, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che avviene, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi. Si sente che veramente il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato. I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.
Dopo l’EMDR viene ricordato l’evento ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L’esperienza è usata in modo costruttivo dall’individuo ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo. Vengono quindi realizzate delle connessioni di associazioni appropriate, quello che è utile è appreso ed immagazzinato con l’emozione corrispondente ed è disponibile per l’uso futuro.
Rieducazione alla scrittura
La rieducazione della scrittura è un processo creativo e individualizzato volto a stabilire o ristabilire i presupposti essenziali per un corretto sviluppo del gesto grafico. Tale obiettivo si raggiunge attraverso interventi sulla postura, sulla tenuta dello strumento, sulla motricità generale e fine, sulla tonicità, attraverso esercizi e tecniche di respirazione, rilassamento,organizzazione spaziale e temporale, prescrittura e pittura utilizzando in particolare i metodi di Olivaux , di de Ajuriaguerra e della presidente del GGRE Sophie Lombard.
Il trattamento di rieducazione della scrittura è un percorso relazionale in cui terapeuta e soggetto disgrafico lavorano insieme sugli elementi necessari a ricostruire una buona grafia. Si tratta di decondizionare forme e gesti errati che producono tensione e dolore, rigidità o mal destrezza, e che penalizzano l’andamento scolastico, l’autostima e le relazioni. Nel corso del trattamento si propongono esercizi tecnici anche sull’impugnatura e sulla postura, esercizi di rilassamento, di respirazione controllata, forme prescritturali sulle quali ricreare una nuova e adeguata attività grafica. Le sedute hanno durata di 50 minuti e la durata del trattamento dura circa un anno scolastico, nonostante dipenda dai casi sia una durata minore che maggiore.
Scopo della rieducazione è innanzitutto scoprire il potenziale positivo del soggetto e lavorare su questo per ripristinare le funzioni disfunzionali della scrittura e quindi migliorare la postura, la tenuta dello strumento, ottenere la padronanza del gesto e della sua tonicità. Trovare il piacere di scrivere e, tramite il rapporto con il grafologo rieducatore, acquistare fiducia il che si traduce in rapporti più sereni e risultati scolastici migliori.
Teacher e Parent Training
Il Teacher/Parent training è un percorso di formazione/psicoeducativo rivolto agli insegnanti/genitori che si pone l’obiettivo di fornire strumenti per comprendere e gestire i comportamenti dei bambini o ragazzi che presentano bisogni educativi speciali o che hanno ricevuto una diagnosi di:
- disturbo di apprendimento;
- adhd;
- disturbo oppositivo-provocatorio;
- sindrome dello spettro autistico.
Favorendo le relazioni e la comunicazione, il percorso di training è spesso fondamentale per garantire l’efficacia delle terapie che necessariamente devono tener conto della multifattorialità e molteplicità dei contesti di riferimento in cui i bambini sono inseriti.
Tutoraggio dell’apprendimento
Il tutoraggio dell’apprendimento è un percorso individualizzato per bambini e ragazzi con particolari difficoltà scolastiche:
- difficoltà di apprendimento e DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento);
- lievi deficit cognitivi;
- difficoltà di comprensione del testo e di Metodo di Studio;
- ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività)
- difficoltà di pianificazione e organizzazione;
- scarsa conoscenza delle strategie di studio e “lentezza”;
- problemi ad automatizzare le procedure (Tabelline, Verbi, Analisi logica ecc.);
- scarsa motivazione nei confronti del percorso scolastico.
Chi è il tutor dell’apprendimento e che tipo di lavoro svolge?
Il tutor dell’apprendimento è un professionista, molto spesso psicologo, che ha acquisito delle specifiche competenze teoriche, metodologiche, didattiche e relazionali.
Il tutor ha la funzione di facilitare l’apprendimento e di sostenere studenti di qualsiasi età promuovendo un atteggiamento più efficace rispetto all’apprendimento e facilitando l’acquisizione di strategie che permettano loro di conseguire maggiore autonomia nel percorso scolastico.
Il tutor, nel suo lavoro con lo studente, si focalizza sulle specificità della persona che ha di fronte aldilà della sua eventuale diagnosi. Viene quindi data molta importanza alle difficoltà ma soprattutto alle risorse che lo studente possiede oltre che al contesto in cui vive. La collaborazione con famiglia e insegnanti in molti casi è fondamentale, per questo durante il percorso vengono effettuati anche dei colloqui con i genitori ed eventualmente con la scuola.
Il tutor dell’apprendimento mira a creare una relazione di fiducia e scambio, acquisendo autorevolezza e non autorità. Importante è quindi stabilire una sorta di contratto con lo studente e la famiglia attraverso il quale condividere gli obiettivi e le regole del contesto in cui si lavora, questo per rendere lo studente più consapevole e protagonista dei propri processi di apprendimento, siano essi cognitivi o emotivo/relazionali.

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Formazione per le professioni di aiuto
Formazioni specifiche rivolte ad educatori, insegnanti, psicomotricisti, psicologi.
I corsi formativi vengono realizzati, in presenza o da remoto, nei seguenti ambiti:
- perinatale
- disgrafia
- ruoli professionali
- psicologia del bambino e dell’adolescente
- scolastico
- supervisioni