IL VIOLA
Proviamo semplicemente a pensare al nostro corpo, campione di equilibri e sistemi non del tutto spiegabili. Il sangue che circola nel nostro corpo esce dal cuore carico di ossigeno (sangue arterioso, rosso) e vi rientra carico di anidride carbonica (sangue venoso, blu). Questo ciclo che mai si interrompe permette al nostro organismo di mantenere una certa omeostasi e ci garantisce la sopravvivenza.
Un altro spunto è rintracciabile nell’alchimia che conosce due vie: la mano destra (maschile, attiva, estroversa, violenta: rossa) e la mano sinistra (femminile, passiva, introversa, intuitiva: blu).
Ecco allora che intuiamo come il viola derivi dall’incontro di due energie tra loro opposte, il cielo e la terra si incontrano e con essi i sensi e lo spirito.
Viola è dunque colore della temperanza, dell’equilibrio e della temperanza, dell’unione e della saggezza. Ma tali caratteristiche sono attribuibili solo a quella gradazione di viola derivante da uguali quantità di blu e di rosso: il lilla. In quanto “viola intermedio”, il lilla allude all’equilibrio, alla misura e alla moderazione. Per Jung il violetto indica “l’unione di due nature”, di corpo e spirito, rosso e azzurro.
Negli altri casi, in cui prevarrà un po’ di più il blu o il rosso, sarà come “tentare la giusta combinazione” per tendere all’equilibrio. Saranno allora presenti ambivalenza, ambiguità, vissuti conflittuali. Goethe dice: “più che animare, rende inquieti.”
Il XIV arcano dei tarocchi è la Temperanza. Rappresenta, in linea con quanto descritto sopra, un angelo che tiene in mano due vasi: uno azzurro, uno rosso. Trai due scorre un liquido incolore, che possiamo immagina come violetto, risultante dal perpetuo scambio tra il rosso ctonio degli impulsi e l’azzurro uranico.
Dott.ssa Irene Bellini
Trovo davvero molto interessante l’interpretazione psicologica dei colori. Del viola mi colpisce la sua tensione alla ricerca della giusta combinazione tra rosso e blu, tra maschile e femminile.